Dai puristi Ruffino, ormai diventata di proprietà del gigante a stelle e strisce Constellation Brands, viene considerata una realtà buona solo per le grandi tirature. Eppure, il Chianti Classico Riserva Ducale Oro, oggi diventata Gran Selezione, ha sulle spalle 71 anni di storia. Certo con qualche involuzione stilistica, con qualche cedimento nella costanza qualitativa, ma anche con il puntuale recupero. La prima annata di questo Chianti Classico Riserva è la 1947 (evoluzione del Chianti Classico Riserva Ducale, in produzione dal 1927), un’altra epoca, con l’Italia che, probabilmente, sperimentava la prima strage di Stato (Portella della Ginestra), mentre l’Assemblea Costituente approvava la Costituzione della Repubblica e il vino serviva come sostentamento al duro lavoro nei campi. Il Gran Selezione Riserva Ducale Oro 2014 possiede il passo dei grandi vini, mettendo in evidenza profumi definiti ed articolati e uno sviluppo gustativo succoso e ritmato, dal finale in crescendo. Un vino stilisticamente centrato, benché di taglio moderno, dove colpisce un uso sobriamente dosato dei legni di affinamento e una materia prima priva di forzature. Oggi, la cantina toscana conta su circa 350 ettari di vigneto (divisi tra realtà quali Greppone Mazzi a Montalcino, Santedame Gretole Montemasso nel Chianti Classico, Poggio Casciano nel Chianti e La Solatia a Monteriggioni nel senese) per 25.000.000 di bottiglie.
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