Salcheto, in attività dal 1987, ha scelto di puntare decisamente sul Prugnolo Gentile, così chiamato a Montepulciano, come è noto, il Sangiovese. Una strategia che può non sempre ripagare, ma che qualifica questa cantina come una delle più rigorose della denominazione. Un rigore proiettato anche nell’attenzione verso l’ambiente, che la cantina con sede nei pressi di Sant’Albino persegue con grande determinazione, a partire dai suoi 58 ettari a vigneto coltivati a biologico. I vini, che mediamente sono distribuiti su una produzione di 350.000 bottiglie, sono qualitativamente affidabili e nelle etichette apicali esprimono personalità e carattere in coerenza con il territorio di origine, dimostrandosi sempre prodotti mai banali e costantemente tra i migliori dell’areale di appartenenza. L’annata 2016 a Montepulciano è stata significativa, permettendo maturazioni graduali, capaci di dare vita a vini magari non di immediata leggibilità, ma dalla sicura tenuta nel tempo. È un po’ questo il tratto principale anche del Nobile Riserva di Salcheto, maturato in legno grande e tonneau. Il suo bagaglio aromatico ha timbro fruttato e terroso, affiancato da una base speziate. In bocca, il sorso è ritmato, con tannini ben presenti e saporiti e fragranza acida vivace, a dare consistenza e al tempo stesso agilità allo sviluppo, che si chiude in un finale con qualche tocco boisé su un ritorno fruttato polposo.
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