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SALONE DEL VINO 2005 - LE FAMIGLIE ITALIANE RISCOPRONO IL VINO QUOTIDIANO: IL 40,7% TUTTI I GIORNI LO METTE IN TAVOLA. LA SPESA MEDIA E' DI 31 EURO AL MESE. ANCHE GLI OPERATORI DELLA GDO E DELLE ENOTECHE VEDONO SEGNALI POSITIVI NEL FUTURO

Italia
In vino torna sulla tavola degli italiani

Le famiglie italiane riscoprono il piacere del vino in tavola, per il secondo anno di seguito sono 9 milioni, ben il 40,7%, quelle che scelgono una buona bottiglia per accompagnare il pasto di tutti i giorni. A dirlo è l’Osservatorio del Salone del Vino - A Torino da oggi al 30 ottobre - che ha elaborato alcuni dati Istat sui consumi delle famiglie nel 2004, non ancora pubblicati. Secondo l’indagine la crescita nella quota delle famiglie che acquistano vino è un dato particolarmente significativo per il mercato perché mette fine ad un calo tendenziale nei consumi di vino domestici registrato negli ultimi anni sia in Italia che in altri paesi.

In Italia, la loro quota nel 2001 era pari al 42,3%, nel 2002 è scesa al 39,9% per risalire al 40,2% nel 2003 e al 40,7% nel 2004. In media, nel 2004, le famiglie italiane hanno speso 3.464 milioni di euro per il vino quotidiano, pari al +5,9% sul 2003; la spesa media mensile è di 31 euro. Si sta, quindi, delineando un’inversione di tendenza molto significativa per il mercato del vino in quanto i consumi familiari rappresentano uno sbocco importante per le vendite di vino, anche se i maggiori spazi di crescita riguardano da tempo soprattutto il consumo extradomestico, al ristorante, nelle enoteche, nelle mescite e nei bar.

E proprio gli operatori guardano con fiducia a questo rinnovato interesse delle famiglie italiane per il vino di tutti i giorni e per l’evoluzione del mercato nei prossimi 12 mesi: il 60% delle catene della grande distribuzione e il 51% delle enoteche si attende vendite in crescita. Oltre alla ripresa dei consumi familiari, tra le tendenze che stanno maggiormente favorendo la crescita del consumo di vino in ambiente familiare ed extrafamiliare va segnalato l’orientamento crescente a bere vino anche come aperitivo.

Dalla ricerca dell’Osservatorio del Salone del Vino emerge anche che, nel 2005, gli italiani che usano vino come aperitivo hanno già toccato il 34%. Un altro aspetto confortante, tra i molti analizzati nel rapporto dell’Osservatorio, è il fatto che, nonostante la crescente pressione di vini stranieri sul mercato internazionale, il 98% degli italiani dichiara di preferire il vino italiano.

Notizie positive vengono dal commercio estero: le esportazioni italiane fecero registrare nel 2003 un’annata particolarmente negativa, che vide per la prima volta contrarsi il saldo attivo della bilancia commerciale del settore. Nel 2004 vi è stata, però, una crescita delle esportazioni del 6,7% in quantità e del 5,4% in valore. Nel 2005 l’andamento positivo continua con risultati particolarmente significativi nel mercato statunitense.

Particolare interesse desta però anche l’andamento dei consumi sul mercato interno italiano. Il consumo procapite in Italia (come d’altra parte in Francia) è in calo strutturale e dal 1975 al 2004 è sceso da 104 litri a 49,8 litri. Questo andamento è legato al cambiamento delle abitudini di consumo in quanto il vino nei paesi storicamente consumatori come l’Italia e la Francia non è più un componente abituale della alimentazione per tutte le famiglie. Il calo dei consumi familiari è, comunque, parzialmente compensato dall’incremento dei
consumi di vino al di fuori dell’ambiente familiare. Il crescente orientamento verso vini di qualità e prezzi più elevati fa però sì che al calo dei consumi in quantità non si accompagni un calo della spesa complessiva che, anzi, continua ad aumentare, come emerge anche, per gli acquisti delle famiglie, dai dati dell’Istat.

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