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SALONE DEL VINO - DALLA PARTE DELLE CANTINE ... A TORINO (DAL 14 AL 17 NOVEMBRE) RILANCIO DEGLI AUTOCTONI PER UN NUOVO MARKETING DELLE BOTTIGLIE DI QUALITÀ

Italia
Salone del Vino di Torino

Riproponendo la formula di rassegna esclusivamente professionale e di osservatorio privilegiato per capire quali sono tendenze ed andamenti di mercato, il Salone del Vino di Torino (è l'edizione n. 4), dal 14 al 17 novembre, si riconferma la vetrina privilegiata per le cantine di qualità ed occasione concreta per concludere affari con un workshop internazionale, oltre a mettere le aziende in diretto rapporto, in un’operazione di marketing one to one, con gli enoappassionati. E’ per questo motivo che il Salone del Vino arriva a Roma il 27 e 28 novembre, con la degustazione alla Città del Gusto di tutte le bottiglie che sono state presentate all’esposizione torinese. Un grande evento per comunicare il vino di qualità nella piazza commerciale e mediatica più importante d’Italia.
In un momento estremamente delicato del settore vitivinicolo - il più importante dell’agricoltura italiana con oltre 9 miliardi di fatturato, un terzo dei quali realizzato sui mercati esteri - il Salone del Vino è una leva anticiclica per rilanciare l’attenzione sulle produzioni di qualità puntando soprattutto sui vini a forte personalità e riconoscibilità ottenuti da vitigni autoctoni, ma è anche il meeting point privilegiato per tracciare un bilancio della vendemmia appena trascorsa, per analizzare le prospettive del settore e per mettere ordine, in un momento di congiuntura sfavorevole, alle azioni promozionali. Il Salone del Vino è infatti un momento di comunicazione del vino fondamentale e, non a caso, anche nella quarta edizione è stato scelto dalle migliori cantine italiane e dai terroir a maggiore vocazione vitivinicola quale strumento per rilanciare i consumi.
La quarta edizione del Salone del Vino giunge al termine di un anno in cui il panorama delle rassegne dedicate al vino è stato particolarmente affollato e in cui si sono avuti sintomi di contrazione del mercato. Essendo lo specchio del settore, era inevitabile che anche il Salone del Vino seguisse questa tendenza, ma nonostante questo, Promotor International e Lingotto Fiere hanno confermato il Salone del Vino 2004 proprio per dare un segno concreto di sostegno alle cantine e alle produzioni di qualità italiane. La rassegna sarà come sempre animata da una serie di dibattiti, di convegni, di seminari, sarà il teatro della presentazione delle maggiori Guide enologiche, sarà un momento espositivo alto anche per i territori, tant’è che tutte le Regioni e tutti i consorzi più importanti hanno confermato la loro partecipazione al Lingotto, e sarà anche un importante appuntamento commerciale.
A confermare la validità del Salone del Vino sotto questo profilo sta il boom di iscrizioni al workshop internazionale. Sono 220 le aziende (40% in più rispetto alla passata edizione) che incontreranno 42 buyers provenienti dai principali paesi importatori (un occhio particolare è stato posto ai mercati asiatici e a quello del Nord Europa) dando vita a numerosi incontri commerciali. Al workshop per i mercati esteri quest’anno si è aggiunto anche quello con i buyers delle principali catene distributive nazionali. Come sempre il Salone del Vino vuole essere anche un luogo dove il settore affronta i problemi strategici. Ed ecco che nei convegni si parlerà del nuovo marketing del vino, della nuova frontiera dei tappi a vite e in un forum, al quale prenderanno parte le principali Regioni italiane, si rilancerà l’attenzione sui vitigni autoctoni che sono il tema centrale della quarta edizione del Salone del Vino.

Espositori - Il Salone del Vino conferma la sua apertura all’intero panorama vitivinicolo. Le rappresentanze più importanti sono quelle di Toscana, Piemonte, Sicilia, Basilicata, Abruzzo ma sono presenti tutti i terroir emergenti. Quest’anno sono incrementate le aziende presenti al salone direttamente mentre sono diminuiti gli spazi acquisiti dalle rappresentanze istituzionali. La presenza diretta delle cantine conferma che il Salone del Vino, dove gli spazi espositivi sono a pagamento ma con tariffe che sono la metà di quelle di tutte le altre rassegne dedicate al vino, è il dialogo di un gruppo privato (Promotor International, tra i principali operatori fieristici d’Europa) con imprenditori privati per offrire a tutti pari opportunità d’incontro con il mercato.

Convegni - Anche la quarta edizione del Salone del Vino sarà animata da una serie nutrita di convegni per fare il punto sulle questioni di maggiore attualità nel settore vitivinicolo. Si comincia con un Forum di tutte le maggiori regioni vitivinicole dedicato alla valorizzazione dei vitigni autoctoni, si prosegue affrontando la questione del marketing del vino con i maggiori esperti internazionali del settore e si termina mettendo sotto la lente la questione dei tappi con la nouvelle vogue, che si sta affacciando, dei tappi a vite. Questi incontri sono programmati nelle giornate del 15, 16 e 17 novembre, e sono i principali appuntamenti. Come sempre ci sono anche seminari, incontri istituzionali delle principali associazioni del mondo del vino con l’approfondimento di un tema di grande attualità come quello della tutela dei marchi e del rapporto tra vino e cultura.

Mercato - Oltre al workshop, a capire tendenze e orientamenti di mercato è stata dedicata la ricerca condotta dall'Osservatorio del Salone del Vino, per indagare quale influenza abbia il fattore prezzo sui consumi di vino. La ricerca sarà presentata dal Direttore del Centro Studi Promotor, Gian Primo Quagliano nel convegno inaugurale del Salone del Vino il 14 novembre.

Degustazioni - Il carnet delle degustazioni è fittissimo: si va dagli Champagne alle Grappe passando per i vini che fanno tendenza. Il clou è tuttavia rappresentato dalla degustazione dei vini da vitigni autoctoni che si svolgerà nella giornata inaugurale e che è stata significativamente intitolata: “Vieni a bere i vini che non potresti mai assaggiare”.

Eventi & comunicazione - Il Salone del Vino si conferma come la platea imprescindibile per promuovere il vino. Saranno presenti oltre 500 giornalisti e ci sarà la presentazione delle principali Guide enologiche. Un evento di grande rilevanza è costituito dalla presentazione dell’Annuario e della Guida ai vini di Luca Maroni con la degustazione di tutti i vini premiati in programma per il 15 novembre.

Wine-Show a Roma - Inaugurato nel 2003, come incontro delle cantine con gli enoappassionati, il Wine-Show raddoppia: un primo appuntamento è fissato a Torino il 14 novembre, giornata inaugurale del Salone del Vino, con i padiglioni del Lingotto aperti al pubblico dalle 10 del mattino alle 22 (ingresso 10 euro). In particolare saranno proposti al pubblico i vini da vitigno autoctono, oltre a tutta la produzione esposta al Salone del Vino. Ma la vera novità è la grande degustazione che si terrà il 27 e 28 novembre alla Città del Gusto, una sorta di beaubourg dell’enogastronomia di qualità a Roma, dove sfileranno tutte le bottiglie esposte al Salone del Vino. E’ il primo incontro del Salone del Vino con la principale piazza commerciale e mediatica del paese. Un perfetto connubio tra un prodotto di grande qualità come il vino italiano e la Capitale che è la città delle città.

Chi ci sarà - Ma chi ci sarà di aziende leader al Salone del Vino di Torino? Dalla Sicilia, saliranno Donnafugata, Calatrasi e Miceli; dall'Umbria, Caprai; dalla Toscana Rocca delle Macie, Biondi Santi, Col d'Orcia, Il Poggione, Castello del Terriccio; dalla Puglia, Accademia dei Racemi; dal Friuli Venezia Giulia, Venica. Per il Piemonte, dai "tradizionalisti" Bartolo Mascarello e Teobaldo Cappellano all'"avanguardia" del gruppo di Langa In (Clerico, Scavino, Parusso ...) e con Franco Maria Martinetti e Bava, come altre griffe. Ci sarà poi la SaiAgricola, con le sue aziende: l'umbra Colpetrone e le toscane Fattoria del Cerro e La Poderina. Quindi tanti terroir rappresentati: dal Consorzio del Brunello a quello del Chianti Colli Senesi, dal Collio al Barolo e Barbaresco ...

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