Guido Serio e la moglie Isa sono arrivati a San Fabiano nel 1983 e da allora hanno costruito una piccola realtà biologica (convertita dal 2009), che conta su 165 ettari di terra, suddivisi in due nuclei separati: uno a San Fabiano, appunto, nel comune di Poggibonsi, dove si trovano la parte produttiva e i tre quarti dei 45 ettari di vigna di proprietà; l’altro in località Cellole a Castellina in Chianti, che ospita invece l’agriturismo e la restante parte dei vigneti. Si coltivano ulivi per l’olio d’oliva aziendale (con le tipiche cultivar toscane del Frantoio, Moraiolo, Leccino e Pendolino) e viti, per lo più a bacca rossa - Sangiovese ovviamente, ma anche Colorino, Merlot, Cabernet Sauvignon e Petit Verdot - e qualche uva a bacca bianca: Trebbiano, Malvasia e infine Chardonnay e Sauvignon Blanc. Queste ultime vanno nel Vin Santo e nell’unica etichetta bianca che producono (il Cerviolo bianco). Le uve rosse invece contribuiscono alla formazione di 6 etichette, fra cui un Chianti, un Cabernet Sauvignon in purezza, un Super Tuscan, un taglio bordolese, e infine la Gran Selezione Cellole e il Chianti Classico annata, le cui uve provengono da San Fabiano Calcinaia. Dopo un affinamento di 12 mesi in tonneaux di secondo passaggio, la versione 2021 risulta un concentrato di violetta, ciliegia ed erbe aromatiche: in bocca è deciso, saporito ed aderente, dalla delicata sapidità e dal lungo finale floreale.
(ns)
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