Coincide con i fasti dell’annata 2016 la decisione di operare un affinamento prolungato in bottiglia (rispetto ai consueti 12 mesi) sull’etichetta più significativa della cantina con sede ad Avio, il celeberrimo San Leonardo. Il vino simbolo della famiglia Guerrieri Gonzaga, uno dei migliori esempi di taglio bordolese “all’italiana”, nasce nel 1982 a firma Giacomo Tachis e, dal 1999, la sua eredità e cifra stilistica sono garantite da Carlo Ferrini. Ottenuto da un blend di Cabernet Sauvignon, Carménère e Merlot e maturato per 24 mesi in barrique di primo, secondo e terzo passaggio, il San Leonardo, ribattezzato il “Sassicaia del Nord”, ha carattere raffinato e solida tenuta nel tempo, che lo rende, assieme al rosso bolgherese, un vero e proprio unicum. La versione 2016 è aromaticamente fragrante e leggiadra, tra cenni di piccoli frutti rossi e incursioni balsamiche e speziate. La bocca è, se possibile, ancora meglio: fine, articolata e vivace, dal finale in crescendo. L’azienda conta su 45 ettari a vigneto in biologico, 30 dei quali dedicati alle varietà a bacca rossa, da cui nascono, oltre al San Leonardo, il second vin Terre di San Leonardo e il Villa Gresti (blend di Merlot e Carménère). Altri 15 ettari, situati nella parte più a nord del Trentino tra i 400 e i 600 metri d’altezza, sono coltivati a Sauvignon Blanc, per il Vette di San Leonardo, e a Riesling, da cui si ottiene una sua purezza.
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