La versatilità del Trebbiano è nota: da uva da taglio al vino semplice, fino a bianchi da invecchiamento. Ha davvero mille volti, nonché tanti cloni e altrettante interpretazioni a seconda della regione dove si coltiva. L'Otten:2 nasce ai piedi del Monte Netto - in realtà un piccolo rilievo di poco più di un centinaio di metri - a sud di Brescia nell'azienda San Michele. Capriano del Colle è la sede, ma anche il nome di una delle più piccole Doc italiane. Una quindicina di ettari gestiti dai giovani Mario ed Elena Danesi che, oltre a fare Trebbiano in purezza, si dedicano anche a un'altra uva "fuori zona" come il Marzemino. Il nostro focus però è sull'Otten – semplicemente “Netto” letto al contrario - un Trebbiano cento per cento che vuole richiamare i vini muffati. Lo fa, da subito, con il naso che sa di zafferano e profumi terziari, come la lacca. Una parte dell'uva infatti viene attaccata dalla muffa nobile - botrytis cinerea - che attiva una concentrazione di profumi altissima nella parte della vendemmia tardiva. Per il resto il vino fa acciaio, cemento e bottiglia. Piace perché insolito, ma soprattutto buono: salinità e cremosità sono a loro agio nel bicchiere; la freschezza del frutto semplice calibra le note più complesse di pain d'epices e mandorla; il colore stesso vira già al dorato. Insomma, un vino apparentemente semplice sulla scheda, sorprendente all'assaggio.
(Francesca Ciancio)
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