Podernovi è toponimo che fa da fulcro al progetto a Montalcino della famiglia Allegrini, l’azienda San Polo acquisita nel 2007. Siamo nel quadrante sud-orientale della denominazione del Brunello, zona storica per la produzione del rosso per eccellenza della Toscana, dove i terreni sono argillosi e calcarei e le altezze sfiorano i 450 metri sul livello del mare. Tant’è che a rinforzare l’apice del portafoglio etichette aziendale, si è inserito recentemente (prima annata la 2015) anche il Cru omonimo, che va ad affiancare l’altro Cru, il Vignavecchia, oggetto del nostro assaggio. La versione 2017 di quest’ultimo Brunello, fermentato e successivamente maturato in tonneau, è vino decisamente ben eseguito e mette in evidenza un bagaglio aromatico che alterna note balsamiche e speziate ad un intreccio di rimandi alla ciliegia matura e alle erbe aromatiche. In bocca, il sorso è ben profilato, dal finale intenso su ritorni fruttati e speziati. San Polo (non l’unica realtà che la famiglia del vino veronese ha in essere in Toscana, c’è anche Poggio al Tesoro a Bolgheri) comprende 17 ettari a vigneto, raccolti su una specie di terrazzamento naturale che si affacciano sulla vallata di Sant'Antimo, per una produzione complessiva di 150.000 bottiglie, caratterizzate da tratti stilistici sobriamente moderni ed ottenute da vinificazioni in cemento e affinamento sia in legno piccolo che grande.
(fp)
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