Il Pino di Stio 2020, Pinot Nero in purezza maturato in barrique di secondo e terzo passaggio per 12 mesi, profuma di ribes, fragole, lamponi e mirtilli, con tocchi di menta e cannella. In bocca il sorso è misurato, dalla timbrica morbida e dallo sviluppo continuo, terminando in un finale rotondo e intenso. L’azienda agricola San Salvatore, che si trova nel Parco Nazionale del Cilento, tra Capaccio, Stio e Giungano, è un vero e proprio “giacimento” di grandi materie prime, di cui certo la Campania è ricchissima, dall’olio alla mozzarella di Bufala, dai frutti al vino, che vanno ad alimentare, ma non solo, il progetto di Giuseppe Pagano proprietario di alcune significative strutture per l’ospitalità a due passi da Paestum, l’“Esplanade”, il “Savoy Beach Hotel”, il ristorante “Tre Olivi” e il ristorante-bottega “La Dispensa 1988”. Oggi, il ramo enologico dell’impresa, avviata nel 1988, conta su 42 ettari a vigneto, coltivati in biologico, per una produzione di circa 400.000 bottiglie e rappresenta una delle punte di diamante della Campania enoica. Attinge, per i suoi vini, dal grande patrimonio ampelografico regionale - dall’Aglianico al Greco, dalla Falanghina al Fiano, non disdegnando anche qualche mirato sconfinamento tra gli internazionali (come questo) - dotandoli di buona costanza qualitativa ed impeccabile esecuzione nelle varie tipologie prodotte, componendo un articolato portafoglio etichette.
(fp)
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