Sono 35 gli ettari a vigneto - suddivisi negli appezzamenti di Volta Grande, Vurgadà, Piana di Coletta, Sant’Angelo e Speziale - coltivati a biologico dell’azienda Santa Venere (il cui nome è quello del torrente che attraversa i terreni aziendali, 150 ettari complessivi), posta nel comprensorio calabrese di Cirò, e che, probabilmente è stata la prima realtà produttiva a credere a questo tipo di conduzione agricola per poi, in tempi più recenti, arrivare anche alla biodinamica. A fondare questa impresa vitivinicola Federico Scala agli inizi degli anni Sessanta del secolo scorso, successivamente accompagnato dal lavoro del figlio Giuseppe, che dopo la morte del padre, nel 2012, ne ha preso le redini in mano ed oggi è affiancato dal fratello Francesco. A guidare le scelte aziendali fondamentali la volontà di rilancio e valorizzazione dei vitigni di antica coltivazione locali, Guardavalle, Zibibbo, Marsiglia Nera, Gaglioppo, Nerello Cappuccio e Greco, a comporre un ricco portafoglio etichette che alimenta una produzione di 150.000 bottiglie. Il Cirò Federico Scala Riserva 2020, in produzione dal 1997, è maturato in barrique per 12 mesi. I suoi profumi sono caratterizzati da un rigoglioso fruttato maturo, con tocchi di tabacco, pepe e cenni tostati. In bocca il sorso è generoso e dalla presa tannica robusta, che ne amplifica la forza dello sviluppo fino ad un finale ampio e dai toni chiaro-scurali.
(fp)
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