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Sarà l’Irpinia, terra di grandi vini, a rinnovare, domani, il dono del presepe al Vaticano. E con i suoi personaggi a San Pietro sulla tavola del Papa arriveranno anche i sapori irpini dello chef stellato Paolo Barrale e i vini Feudi di San Gregorio

È l’Irpinia, terra di grandi vini, a rinnovare il tradizionale dono di un presepe al Vaticano da parte di un territorio italiano. E, domani, con le grandi grandi figure in terracotta policroma e abiti in tessuto, donati dall’Abbazia di Montevergine, ambasciatrice della devozione delle genti irpine e della sapienza dei suoi artigiani, che rappresenteranno la Natività in Piazza San Pietro, da domani al 7 gennaio, nella tavola di Papa Francesco, arriveranno anche i prodotti enogastronomici più rappresentativi dell’Irpina, a deliziare gli ospiti della cena d’inaugurazione: a prepararli, Paolo Barrale, chef stellato del Marennà, il ristorante della cantina Feudi di San Gregorio, simbolo dell’irpinia enoica, con i suoi vini che li accompagneranno nei calici.

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