40 ettari a vigneto per una produzione di 250.000 bottiglie, sono il potenziale produttivo di questa cantina umbra con sede a Montefalco, gestita dalla famiglia Pambuffetti e dalle origini piuttosto antiche, risalenti a metà Ottocento, quando Ugo Boncompagni-Ludovisi la fondò. Un’azienda che ha cominciato il proprio percorso con maggiore visibilità e riconoscimento agli inizi del Nuovo Millennio, quando il territorio di Montefalco ha conosciuto una interessante valorizzazione, passando per un piano di riammodernamento enologico e viticolturale. In vigna, sono coltivate, evidentemente, in prevalenza le uve tradizionali del territorio: Sagrantino, Sangiovese, Grechetto e Trebbiano Spoletino. Nel portafoglio etichette aziendale, che comprende Montefalco Sagrantino, Montefalco Rosso e Montefalco Bianco, tre Metodo Classico (Brut, Brut Rosé e Pas Dosé) a base Sagrantino, anche il Trebbiano Spoletino oggetto del nostro assaggio, un vino e una varietà che, specie nel recente passato, ha trovato un rilancio abbastanza importante, presentando caratteristiche davvero peculiari. Vinificato in anfora, oltre ai profumi di pesca gialla, ginestra, camomilla e cedro, emergono, infatti, con evidenza la curcuma e la paprica, con accenni di mallo di noce, liquirizia e note iodate. In bocca esordisce morbido, per poi lasciare spazio ad una piacevole vena ammandorlata e una chiusura sapida, quasi pepata. Vino ampio, dorato, evoluto, gastronomico.
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