Quella degli Speri è una storia non inedita nel mondo del vino. Marco, figlio di Benedetto, a un certo punto decide di staccarsi dall’azienda madre per iniziare un percorso tutto suo: Secondo Marco, appunto. L'obiettivo? Un modello di Valpolicella, Amarone e Ripasso nuovo, con un’impronta definita e dannatamente personale che non marca solo nello stile i vini, ma anche il lavoro in vigna. A Fumane, zona storica e tra le più vocate di Valpolicella, dopo anni di ricerca Marco vara un intervento migliorativo della tradizionale pergola, divenuta a forma di Y. I venti dei Lessini e del Lago di Garda soffiano tra gli inediti filari, le uve respirano, le escursioni termiche sono più nette ed efficaci. E, dopo la raccolta, Marco sceglie sia il cemento che le botti (ma da 50 hl) per l’affinamento dei suoi vini. Etichette e comunicazione sono centrate, eleganti e divertenti, come lui quando parla della sua quotidianità «vinosa». Una leggerezza ribadita nel calice dai tannini delicati, ma di precisione quasi chirurgica, di questo Valpolicella, in cui bilanciano un frutto esuberante, venato da note sapide e altre lievemente speziate. Un vino dal sorso variegato e cangiante, ma insieme nitido e profondo. E un risultato che ben sostanzia il tempo servito a un figlio per divenire motivo di orgoglio di un padre con un prodotto che, senza rigettare la tradizione, la aiuta a rinnovarsi e migliorare.
(Antonio Paolini)
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