La cantina che forse ha più rappresentato nell’immaginario collettivo il produttore sardo per eccellenza, pur senza voler mancare di riguardo a nessuno. Tanti gli elementi che hanno nel tempo contribuito a generare un’immagine di tale importanza, sia fra i consumatori locali sia tra quelli del cosiddetto “Continente”, oltre che fra gli appassionati d’oltre confine: ad iniziare dall’estensione dei vigneti, ai vertici delle tenute viticole del Tricolore italico, così come all’ubicazione degli stessi, compresi in quella parte settentrionale dell’isola che tutti coloro che hanno mosso con la propria automobile da Olbia fino ad Alghero, o viceversa, hanno sempre avuto modo di rimirare. Però c’è anche tanta storia, dietro a tutto ciò, e non ultima la qualità costante di una gamma variegatissima, che oggi vede al timone il gruppo Moretti: lo stesso che dal 2017 ha rilevato quanto sorto oltre un secolo fa, per la precisione nel 1899, grazie alle intuizioni e agli sviluppi voluti dai piemontesi Erminio Sella ed Edgardo Mosca. Al momento siamo quindi dinanzi ad un approccio attualissimo alla produzione, con graduale ritorno dei vitigni autoctoni e un uso oculato dei legni riservato pressoché esclusivamente ai rossi: fra cui questo classico aziendale, marcato da trame di marasca, prugna in confettura, spezie dolci e tabacco, e con palato caldo, avvolgente, elegante e di lunga persistenza.
(Fabio Turchetti)
Copyright © 2000/2024
Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit
Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024