Averne tanta ed essere gli unici a possederla. L'uva bianca Torbato è praticamente ad appannaggio di una sola azienda al mondo, la sarda Sella&Mosca, che nata come realtà vivaistica, oggi è la custode di un vitigno profondamente territoriale, in particolare della zona di Alghero, dove il recente acquisto del gruppo franciacortino Terra Moretti ha sede. Un corpo unico di 550 ettari, di cui 130 destinati a uva Torbato che cresce su terreni calcareo-argillosi, ricchi di sabbia e ferro, in un clima caldo e che ha una maturazione tardiva. Un vino che Tenute Sella&Mosca ha sempre prodotto - sia in versione spumantizzata che ferma - e che oggi si avvale, in tutti i sensi, di una nuova veste: quella pensata dallo stilista sardo Antonio Marras, che ha personalizzato con tratto elegante e onirico alcune etichette dell'azienda. Tra queste c'è Catore, la cui idea nasce da una crasi di due nomi di pugili, Cassius Clay e Salvatore Burruni, entrambi campioni del mondo, anche con notorietà molto diverse. Il senso però è quello della forza e della fragilità, insite nel pugilato come in un'uva tanto delicata in fase di crescita e lavorazione, quanto strutturata e di carattere all'assaggio. Questo Catore 2017 è un vino di mare, salato, dai profumi mediterranei ed energico come sanno essere i vini delle terre assolate. Un po' di legno piccolo vi contribuisce dando maggiore complessità alla beva.
(Francesca Ciancio)
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