Nella miriade di aziende venete, non è sempre facile incontrare realtà in grado di vantare un’età longeva come quella della famiglia Serena che, dal 1881, regge il timone di un’attività vitivinicola oggi alla quinta generazione. Una realtà spumantistica dal taglio prettamente commerciale e dalla produzione dai numeri non proprio confidenziali, guidata da Luca Serena, insieme al padre Giorgio. Il brand “Serena” (che sostituisce quello “Terra Serena”) è stato realizzato con il contributo dell’Accademia delle belle Arti di Venezia, che pone l’attenzione sul nome della famiglia e sull’anno di fondazione dell’impresa. E agli studenti, tramite un contest, è stato chiesto di disegnare una bottiglia che potesse veicolare questi valori fondanti. La linea così concepita guarda al futuro ed è molto articolata. Ne fa parte anche il Prosecco Superiore Brut, che si presenta alla vista di colore giallo paglierino scarico con riflessi verdognoli. Al naso profuma di rosa, mela e gelsomino, con tocchi di banana e ananas. In bocca il sorso è scorrevole e godibile, dallo sviluppo continuo e dal finale ancora fruttato. La famiglia Serena, con i marchi Serena 1881, Ville d’Arfanta, Corte delle Calli, Serenello, Costaros, L’Uvas Fusti, Vigne Verdi e Casanova, produce oltre 36.000.000 di bottiglie, mentre gli ettari vitati di proprietà sono quasi 30 (posti in località Arfanta di Tarzo e nella Tenuta Ossi).
(fp)
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