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SI CHIAMA “FUGGIASCO” IL VINO NOVELLO PRODOTTO DAI DETENUTI DEL CARCERE DI VELLETRI

Nasce in una vigna tutta particolare, quella del carcere di Velletri, nei Castelli Romani: a produrre “Fuggiasco”, il più curioso tra i Novelli 2003, sono 15 detenuti che vivono in condizioni di semi-libertà e che lavorano nella cantina del carcere, dopo aver dato vita da tempo ad una cooperativa. “Sul suo nome nessuna allusione: lo abbiamo chiamato così - dicono i detenuti - perché il Novello ha una durata e una bevibilità molto breve, come tutti i Novelli, del resto”. Anche la cooperativa ha un nome evocativo: si chiama Lazzarìa, con richiamo alla contrada di Velletri dove ha sede il carcere, ma anche a chi vive una condizione “altra”. Insieme al “Fuggiasco” i detenuti-vignaioli producono anche un Lazio Igt rosso (100% Sangiovese) ed un Lazio Igt bianco (Chardonnay in purezza), entrambi vini biologici. Per la prima volta da quest’anno le speciali etichette in arrivo da Velletri saranno vendute oltre le sbarre, con un prezzo che oscillerrà dai 4 ai 7 euro, e commercializzate in Svezia, Finlandia, Norvegia, Danimarca, Gran Bretagna e Stati Uniti.

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