Il Rosato da sole uve Cannonau Nudo dell’azienda con sede nei pressi di Luogosanto già dal suo nome rimanda alla purezza di un vino non sottoposto a particolari artifici enologici, ma lasciato, appunto, esprimersi in modo diretto ed immediato. Un vino che risponde anche alle tendenze più attuali che muovono i mercati internazionali, sempre di più interessati a questa tipologia. La versione 2020 appare alla vista di un rosa tenue e luminoso, ad anticipare un profilo olfattivo che alterna tocchi floreali e agrumati a rimandi alle erbe aromatiche e alla macchia mediterranea. In bocca, il sorso è fragrante, scorrevole e delicato, dallo sviluppo sapido e dal finale arioso. Siddùra nasce nel 2008 ed oggi gli ettari dedicati al vigneto sono 40. La cantina gallurese attualmente produce 200.000 bottiglie di esecuzione ineccepibile e dallo stile tendenzialmente tradizionale, ma non manca anche la sperimentazione, per esempio, sui vasi vinari: dai contenitori di cemento a quelli di legno. Da poco è arrivato in azienda il nuovo direttore tecnico, Mattia Piludu, che insieme all’enologo Dino Dini e all’agronomo Luca Vitaletti, avrà il compito di accompagnare questa realtà nelle nuove sfide, mantenendo ferma la barra della sostenibilità con una politica green determinata e rigorosa, che passa dal risparmio della risorsa idrica e all’uso di energie alternative con l’obbiettivo dell’autosufficienza.
(fp)
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