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SINDACATO ACCUSA LA CASTELLO BANFI DI FAR USO DI LAVORO INTERINALE PER LA VENDEMMIA. L’AZIENDA LEADER DI MONTALCINO REPLICA: “INTOLLERABILI ED INFONDATE LE ACCUSE. GLI OPERAI SONO REGOLARMENTE ASSUNTI”

“La Castello Banfi in vendemmia si avvale del lavoro di operai extracomunitari regolarmente assunti e non dipendenti da agenzie di lavoro interinale”: così la più grande ed una delle più prestigiose firme del Brunello di Montalcino risponde, supportata da Confagricoltura, alle accuse del sindacato, che quindi “sono del tutto infondadate ed intollerabili”.

La Castello Banfi chiede quindi “maggiore correttezza e costruttività da parte di chi, oltre a difendere i legittimi diritti dei lavoratori, dovrebbe anche anteporre i doveri deontologici del proprio ruolo” e ricorda come “ogni anno, ad ogni avvio di vendemmia, rispunta tra polemica dei sindacati” e come “il 25 agosto i sindacati, la Confagricoltura e la Castello Banfi hanno sottoscritto un accordo nel quale sono stabilite le più ampie garanzie di occupazione per i lavoratori, concedendo, addirittura, un’anticipazione sul salario relativo alle giornate di lavoro che verranno svolte nel mese di settembre”.

La Castello Banfi, ad onore del vero, è sempre venuta incontro nei suoi 25 anni di vita alle esigenze sociali dell’area dove opera, con comportamenti etici e progettualità, che hanno determinato la crescita economico-sociale del sistema di Montalcino.

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