La versione 2017 dell’Appius di San Michele Appiano è un vino completo e intrigante. Al naso combina una perfetta alchimia in un caleidoscopio aromatico profondo che mette in fila frutta esotica, erbe di campo, agrumi (arancio, mandarino, pompelmo), cenni di pietra focaia e tocchi di biancospino. In bocca, lo sviluppo è raffinato e ammaliante, con la sapidità a dettare ritmo e articolazione fino ad un finale pieno ed intenso. Appius è quello che potremmo definire un “vino da sogno”, nella sua completezza ma anche il “vino di un sogno”, quello di uno dei più importanti winemaker altoatesini, Hans Terzer. Un vino che progressivamente è diventato anche simbolo di una delle cantine più importanti dell’Alto Adige. Ottenuto da un meticoloso lavoro di selezione tra le partite dei vari vitigni a bacca bianca che lo compongono - Chardonnay (54%), Pinot Grigio (24%), Sauvignon (12%) e Pinot Bianco (10%) – ha di slancio superato la prova di un millesimo, il 2017, anche a queste latitudini non privo di criticità. E proprio la cura in fase di cernita tra le uve provenienti da vecchi vigneti, ormai stabilmente impiegati per la realizzazione della cuvée, e quelle provenienti da vigne non solitamente incluse nella sua produzione, ma ritenute in questa occasione congeniali all’interpretazione dell’annata e al raggiungimento degli obiettivi enologici di Terzer, hanno davvero dato vita ad un vino da ricordare.
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