L’Appius di San Michele Appiano, cantina ormai tra i top player dell’Alto Adige enoico, è quello che potremmo definire un “vino da sogno”, nella sua completezza ma anche il “vino di un sogno”, quello di uno dei più importanti winemaker altoatesini, Hans Terzer. Un vino che progressivamente è diventato anche simbolo di una delle aziende vitivinicole più importanti dell’Alto Adige (385 ettari a vigneto per una produzione di 2.500.00 bottiglie). Ottenuto da un meticoloso lavoro di selezione tra le partite dei vari vitigni a bacca bianca che lo compongono - Chardonnay, Pinot Grigio, Sauvignon e Pinot Bianco - ha di slancio declinato magistralmente una annata positiva, la 2018, anche a queste latitudini. E proprio la cura in fase di cernita tra le uve provenienti da vecchi vigneti, ormai stabilmente impiegati per la realizzazione della cuvée, e quelle provenienti da vigne più giovani ritenute però congeniali all’interpretazione dell’annata e al raggiungimento degli obiettivi enologici di Terzer, hanno dato vita, ma non è la prima volta che accade, ad un vino da ricordare. La versione 2018 è un vino che emoziona, già ben profilato ma ancora giovane. Il suo bagaglio aromatico spazia dalla frutta esotica agli agrumi, dalle erbe officinali alle spezie, con una bella nota mentolata a fare da cornice. In bocca, il sorso è pieno, ricco e succoso, dallo sviluppo ampio e dal finale intenso e fragrante.
(are)
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