L’Appius racchiude il meglio del meglio di ogni annata calibrato nel contributo di ogni vitigno, che varia a seconda della sensibilità dell’enologo Hans Terzer, che per oltre 47 anni ha accompagnato e consolidato il grande successo della Cantina Cooperativa San Michele Appiano. Nell’undicesima annata di Appius - il “vino da sogno” di Terzer, la 2020 - predomina lo Chardonnay presente al 60%, a cui si aggiungono il Pinot Grigio al 20%, il Pinot Bianco al 10% e il Sauvignon Blanc al 10%. “L’annata 2020 - ha commentato Hans Terzer, da qualche anno affiancato da Jakob Gasser che gli succederà - per la volatilità delle temperature e la piovosità lungo tutto l’arco vegetativo non è stata facilissima, ma i soci sanno lavorare bene in vigna e in cantina non è stato necessario fare un grande lavoro”. Appius 2020, intenso giallo Chartreuse con riflessi verdognoli nel bicchiere, al naso è ricco: frutti tropicali e a polpa gialla, sentori agrumati ed erbe aromatiche si completano con note di nocciole tostate e chiodi di garofano. Il sorso ha grande freschezza acida, sapidità, equilibrio, eleganza e una lunga vita: meglio aspettarlo riponendolo in cantina. Ad Appius è stata dedicata una nuova cantina, appositamente ideata e realizzata con la consulenza dell’architetto altoatesino di Caldaro Walter Angonese, in un’esaltazione di spazi e geometrie concepita per sottolineare ed evidenziare la grandezza di questo vino.
(Clementina Palese)
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