Sarà anche vero che la Sardegna è fra le regioni che s’è forse mossa più tardi, nel combinare aggiornamento ai tempi, sperimentazione, capacità di comunicazione e marketing sapiente. Ma alla fine dei giochi i risultati non si sono fatti attendere, anche per via di una varietà pedoclimatica da far invidia a qualsivoglia lembo enologico planetario. Un valido esempio è dato da questa cantina, fortemente voluta dalla famiglia Demuro, bell’esempio di imprenditorialità, che una quindicina d’anni fa ha voluto mostrare al mondo quel che di memorabile si sarebbe potuto ottenere nel Gallurese, e nella fattispecie nei pressi di Arzachena: in un contesto ricco di sottosuoli fra i più variegati, ricchi di calcare così come di argilla, oltre che baciati da un clima fra i più ventilati dell’isola. L’impronta viticola è data prevalentemente dai vitigni autoctoni, tutti ben espressi, rappresentati da Vermentino, Cannonau e Carignano, con qualche riuscita divagazione eterodossa fatta di Cabernet Sauvignon e Syrah, per una produzione decisamente di rilievo, sia bianchista sia rossista. Con un fiore all’occhiello memorabile: questo Vermentino Superiore Sciala, dai fantastici saliscendi fatti di fiori d’arancio, agrumi, susina e macchia mediterranea. Anche se il meglio arriverà poi al palato, con un sorso dinamico, fresco, lungo e di persistente sapidità: un inno alla Gallura e alle sue meraviglie.
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