Vini impeccabili, splendidi in certi casi, capaci di chiaroscuri e sfumature non comuni. Un fascino condiviso, a coinvolgere critici, degustatori e semplici consumatori. La quadratura del cerchio, insomma. Questo il ritratto odierno e sintetico di Tasca d’Almerita, cinque tenute in alcuni degli angoli più belli della Sicilia (Fondazione Whitaker, Tenuta Tascante, Tenuta Regaleali, Tenuta Capofaro, Sallier de La Tour, oltre 380 ettari di vigneto per una produzione media che supera i 3.000.000 di bottiglie), ma la storia aziendale parte da molto lontano. Esattamente dal 1830, anno in cui i fratelli Carmelo e Mastrogiovanni Tasca acquistano Regaleali da allora simbolo del marchio isolano. Lo spumante Rosé, oggetto del nostro assaggio, ripropone lo stile della griffe siciliana, nota per la sua costante ricerca di eleganza e equilibrio. Si tratta di un vino che ha una storia non proprio piccola sulle spalle, infatti è dal 1990 che Tasca d’Almerita ha cominciato a produrre bollicine nel suo polo produttivo principale. Sui lieviti per 36 mesi, il Rosé 2014 possiede profumi coerenti, dalle note di lievito a quelle di pane fresco, per poi terminare su cenni fruttati di bella definizione, dalla mora di rovo alla susina fresca, passando per tocchi di melograno. In bocca, è cremoso, non privo di ricchezza e dal finale lungo e ben supportato da una carbonica lieve e da un’acidità puntuale.
Copyright © 2000/2024
Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit
Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024