Il Brunello di Montalcino F. 25 2019, che matura per oltre due anni in legno grande, profuma di frutti neri di rovo, sottobosco bagnato, radici di liquirizia, ruggine e spezie dolci. In bocca il sorso è di buon peso e ben incrocia frutto, acidità e un fitto corredo tannico, terminando in un finale profondo e dai ritorni speziati e fruttati. Fabio Tassi a Montalcino è personaggio ben noto per la sua attività di ristorazione e di vendita delle migliori etichette del luogo, nonché di produttore di miele. Ed è probabilmente questa costante attenzione verso il Brunello che, alla fine, lo ha condotto a diventare anche lui produttore in prima persona. Nel 2000, comincia la sua avventura enoica a partire da 4 ettari a vigneto, posti nel quadrante sud-orientale della denominazione, proprio sotto il castello della Velona ed oggi coltivati a biologico, a cui si sono aggiunti altri 2 ettari, situati invece di fronte al Greppo di Biondi Santi, in una sorta di piccolo anfiteatro. Nel 2004 ecco le prime bottiglie commercializzate, che oggi sono complessivamente 30.000 suddivise in una decina di etichette. In cantina, si vinifica in acciaio e in legno e non mancano davvero le opzioni per quanto riguarda i materiali per le maturazioni dei vini, che sono effettuate in cemento, terracotta, legno piccolo e legno grande. Accanto ai vini di Montalcino anche qualche esperimento, come il progetto Brunò, un Sangiovese in anfora.
(are)
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