Succede molto raramente che una firma del vino toscano esca dai propri confini enoici per accettare la sfida di un territorio diverso. Il big player chiantigiano Cecchi, invece, ha intrapreso un percorso di questo genere con grande slancio, confrontandosi con una terra affascinante e dal potenziale enologico ancora non del tutto espresso. Siamo alla fine degli anni Novanta, quando la cantina con base a Castellina Scalo e condotta dai fratelli Andrea e Cesare Cecchi, investe in uno dei terroir più vocati dell’Umbria, ovvero nel cuore delle colline regno del Montefalco Sagrantino. Tenuta Alzatura, 30 ettari complessivi, di cui 18 a vigneto suddivisi in tre appezzamenti dislocati su tre aree diverse, Monterone, San Marco e Alzatura, produce attualmente intorno alle 120.000 bottiglie. Il Sagrantino 2012, si mostra di un bel rosso purpureo denso e brillante. Un vino che rispetta i canoni della sua tipologia, evidenziando la consueta forza espressiva sia aromatica che gustativa. I profumi di more di rovo e prugna sono intensi e trovano un giusto accompagnamento nelle note di vaniglia e polvere di caffè provenienti dal rovere. In bocca, la struttura è importante, l’attacco è dolce, mentre lo sviluppo diventa sempre più serrato, fino ad una chiusura profonda e dal ritorno fruttato di piacevole fragranza. Affinamento in legno piccolo per 16 mesi, a cui seguono altri otto di riposo in bottiglia.
Copyright © 2000/2024
Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit
Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024