I riconoscimenti arrivati quest'anno a uno dei vini-mito del Paese come il Sassicaia hanno rinnovato l'attenzione di critica e pubblico sul taglio bordolese made in Italy che trova la sua piccola "patria" di elezione in quella che è la Doc Bolgheri, la Bordeaux nostrana. L'Alta Maremma è la parte più selvaggia della Toscana, una delle zone più calde della viticoltura italiana, con un clima mite che persiste tutto l'anno. Porta in diversi nomi ancora la memoria di un passato di risorse metallifere e il mare è tra i più belli dell'intera penisola. Un'azienda come Tenuta Argentiera ha fatto di tutte queste caratteristiche un mix di identità per i suoi vini. È la cantina, tra quelle bolgheresi, più vicina al mare (appena un chilometro) ed è quella situata più in alto (su una collina a 200 metri di altezza). Il panorama che si gode dalla terrazza spiega la bellezza e la peculiarità del posto: mare, ulivi, vigneti, macchia mediterranea. L'Argentiera Bolgheri Superiore sa di tutte queste cose e nasce da una selezione dei migliori vigneti. Ha una matrice fortemente sapida e balsamica, un frutto nitido, stemperato da una componente più delicata di fiori secchi e humus. Uso del legno piccolo - 18 mesi di barriques - ben calibrato. La spinta in acidità e freschezza si sente soprattutto sul finale di bocca e colpisce la già buona trama tannica, elegante a sufficienza in un vino decisamente ancora giovane.
(Francesca Ciancio)
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