La Tenuta di Sesta, 30 ettari a vigneto per una produzione complessiva di 150.000 bottiglie, porta nel suo nome quello di una delle “sottozone” più significative del territorio di Montalcino. Siamo nelle colline solcate dalla strada - strada di Sesta, appunto - che da Castelnuovo dell’Abate conduce a Sant’Angelo in Colle, in uno degli spicchi meridionali più vocati e generosi dell’intero areale. A dispetto di quanto le condizioni pedoclimatiche immediatamente suggerirebbero, la cantina oggi condotta da Andrea e Francesca Ciacci, nata negli anni ’60 del secolo scorso con Giuseppe Ciacci e sviluppata dal figlio Giovanni, propone vini dallo stile decisamente equilibrato e raffinato, lontani da ogni tipo di indulgenza sfacciata verso potenza e intensità. Un risultato stilistico molto affascinante che arriva da una gestione rigorosa dei vigneti, dal substrato argillo-calcareo con presenza abbondante di ferro, e da un’impostazione enologica senza forzature, valorizzata da un attento uso dei legni di affinamento, che mixa rovere di varie misure, con prevalenza di quello grande. L'annata 2016 interpretata dall'azienda insieme a Lorenzo Landi è un Brunello di Montalcino compito, dai profumi floreali e poi via via più dolci di arancia rossa e ciliegia. Il sorso, egualmente, si diffonde sottile, dall'impronta minerale e dai toni erbacei, verso un finale lievemente amaricante, caldo e gustoso di frutta rossa croccante.
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