Tenuta di Sesta si trova, manco a dirlo, lungo la “strada di Sesta”: posta nella zona meridionale del territorio, è la strada bianca che unisce le due frazioni di Castelnuovo dell'Abate e Sant'Angelo in Colle e che per anni ha significato “zona più vocata del Brunello di Montalcino”. Poi è arrivato il cambiamento climatico, una dura prova per le piante e i viticoltori con le ondate di caldo e i mesi siccitosi; ma l'aria fresca del monte Amiata dà ancora il suo essenziale contributo mitigatore, come pure la fisiologia della vite, che in quei terreni scistosi di galestro si è abituata a cercare l'acqua in profondità, dove ancora c'è. Anche la mano e l'occhio dell'uomo aiuta. È il caso di Duelecci, ad esempio. La famiglia Ciacci si è infatti accorta, che da quei tre ettari di vigna provenivano uve di ottima qualità con costanza sorprendente. E potendo godere - in quella stessa vigna - di esposizioni e terreni diversi, riescono ad ottenerne il meglio dalla parte orientale in annate fresche e piovose, e dalla parte occidentale da annate calde e siccitose. Ed ecco qui la soluzione: una riserva che di anno in anno si chiama Duelecci Est oppure Duelecci Ovest, dando il meglio di sé a seconda dell'andamento dell'annata. Ciò premesso, la riserva 2017 non poteva che provenire da Ovest ed è un vino vivo, pieno di movimento, capace di alternare la succosità agrumata alla freschezza balsamica, l'aderenza decisa alla morbidezza alcolica.
(ns)
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