È stata, ad inizio anni Novanta, la Tenuta di Trinoro (poi seguita dal progetto etneo di Passopisciaro) la prima grande intuizione enoica di Andrea Franchetti, purtroppo recentemente scomparso. Ed uno sperduto angolo della provincia sud orientale di Siena, siamo a Sarteano, piccola enclave della Val d’Orcia, si è trasformato, come d’incanto, in una piccola Bordeaux. I vigneti ad alta densità sono allevati con il ricorso a tecniche non invasive di matrice biodinamica e in cantina non sono ammesse alchimie tecnologiche, con le fermentazioni in cemento effettuate a partire da lieviti indigeni. Il risultato sono etichette dalla cifra stilistica decisamente ben leggibile e non banale. Grande, evidentemente, il debito con l’approccio enologico e viticolo di Bordeaux (Franchetti lì si era formato), ma non secondaria proprio la personalità che questi vini riescono ad esprimere, attraverso vendemmie tendenzialmente “tardive”, grandi estrazioni e uso generoso di legno piccolo attentamente selezionato, che ci consegnano prodotti sempre di grande intensità aromatica e dalla tensione gustativa energica e appagante. Il Tenuta di Trinoro 2019 profuma di frutti neri e rossi maturi, erbe aromatiche, tocchi balsamici, spezie e toni tostati e affumicati. Pieno e potente il sorso, succoso, saporito e compatto, dall’architettura tannica raffinata e dal lunghissimo finale ancora sui frutti e sulle spezie.
(are)
Copyright © 2000/2024
Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit
Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024