Resta grande l’attenzione sulle bollicine, in molti luoghi dell’Italia enoica. Dalla Maremma arriva questa proposta di Tenuta Fortuna che, proseguendo nella declinazione alternativa del Sangiovese, usa questo vitigno a mo’ di un Pinot Nero per il suo Metodo Classico. La versione 2019, di cui il 50% della massa complessiva passa 6 mesi in barrique, resta sui suoi lieviti per 36 mesi. Al naso si succedono aromi sia floreali che fruttati, con tocchi di crosta di pane, miele e intensi rimandi tostati. In bocca il sorso è continuo e dalla carbonica vivace, che dona fragranza e scorrevolezza, fino ad un finale che chiude con una bella nota sapida. La Tenuta Fertuna è stata fondata nel 1997 da Ezio Rivella e dal Gruppo Meregalli, con quest’ultimo che, nel 2008, ne ha assunto il completo controllo. La cantina, che si trova a Gavorrano, domina i 50 ettari a vigneto, proponendo, oltre al vino in assaggio, un articolato portafoglio etichette composto da: Messiio (Merlot in purezza), Lodai (Cabernet Sauvignon in purezza), Celeo (Cabernet Sauvignon e Merlot), Pactio (Sangiovese, Cabernet Sauvignon e Merlot), Plato Rosso (Cabernet Sauvignon, Sangiovese, Syrah e Merlot), Rosé Bio (da uve Sangiovese), Vermentino, Plato Bianco (Sauvignon, Chardonnay, e Sangiovese vinificato in bianco) e Droppello, (vino nato da un’idea di Nicolò Incisa della Rocchetta ed ottenuto da Sangiovese vinificato in bianco).
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