La Tenuta San Guido, la culla del rosso più noto d’Italia, conta su 90 ettari di vigneto, da cui si producono quasi 800.000 bottiglie, perché accanto al Sassicaia si sono affiancati nel tempo anche Le Difese e il Guidalberto, a completare il portafoglio prodotti. Vini gerarchicamente inferiori al vino “bandiera” aziendale, ma ben centrati nelle loro rispettive tipologie. Tornando al vino bolgherese per eccellenza, sottolineare che è saldamente uno dei più luminosi e celebrati esempi delle potenzialità enologiche del nostro Paese può risultare ridondante e scontato. Con quest’etichetta, alla fine degli anni ‘60, gli Incisa della Rocchetta hanno inventato in un sol colpo un modo di pensare e di fare vino in Italia, un territorio (tanto che il legislatore ha dovuto cucirgli addosso una Doc, praticamente su misura) e un termine di paragone con i grandi del pianeta per tutto il movimento vitivinicolo nazionale. Un vero e proprio mito, che ha una forza tale da mantenere il suo appeal decisamente intatto (anche se non sono pochi coloro che considerano i Sassicaia degli anni ‘80 i più riusciti), riuscendo dove pochi hanno avuto successo e cioè mettendo praticamente tutti d’accordo: dal semplice frequentatore occasionale del mondo del vino alla critica, passando per gli snob del settore. Nessuno escluso. La versione 2016 è impeccabile e raffinata, degna celebrazione di un’annata spettacolare.
Copyright © 2000/2024
Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit
Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024