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“TERRA E LIBERTA’/CRITICAL WINE” N. 4, A VERONA, DAL 7 AL 9 APRILE. ALLA RIBALTA I CONCETTI DI SENSIBILITÀ PLANETARIE/RIBELLI, RIVOLUZIONE DEI CONSUMI, AGRICOLTURA CONTADINA, ECOLOGIA DELLA MENTE, ECOLOGIA SOCIALE

Italia
Agricoltura contadina in scena a Verona al Critical Wine

Andrà in scena, dal 7 al 9 aprile, a Verona, in concomitanza con Vinitaly, l’edizione n. 4 di “Terra e Libertà/Critical Wine”. Alla ribalta i concetti dirompenti di sensibilità planetarie/ribelli, rivoluzione dei consumi, agricoltura contadina, ecologia della mente, ecologia sociale.
Nella tre giorni: assaggi enogastronomici, stand produttori e libri, performances teatrali, reading poetici, musiche e la partecipazione di personaggi. La manifestazione si terrà al Centro sociale “La Chimica”, Piazza Zagata, Verona (Zona Est). Info: verona@criticalwine.org; www.ecn.org/porkospino; www.criticalwine.org; Zanna, 349/0751771; Betti, 347/2953334; Muro, 335/7002047; Simo, 339/3659506; il libro “Terra e Libertà/Critical Wine” è pubblicato da DeriveApprodi (www.deriveapprodi.org).
“Terra e Libertà/Critical Wine” è un evento autogestito, senza scopo di lucro, senza alcuna sponsorizzazione e patrocinio da parte di enti, istituzioni, aziende, che vuole creare un nuovo rapporto tra produttori e consumatori e un movimento d'opinione sui temi della t/Terra e dell'ambiente, per un futuro di libertà, gioia, creatività e intelligenza. Per un'economia fondata sulla sobrietà, equità, solidarietà, sostenibilità: diffondere le pratiche di democrazia dal basso, del prezzo sorgente, dell'autocertificazione, delle de.co.; creare momenti educativi rivolti ai giovani perchè sappiano riconoscere il valore etico del vino e dei prodotti della terra.
E’ un progetto ideato nel 2002 dal movimento dei centri sociali autogestiti e Luigi Veronelli (ma che non ha alcun contatto, ne lo vuole avere, l’attuale gestione della Veronelli Editore).

Approfondimento - Critical Wine: progetti concreti e riflessioni teoriche

Sensibilità planetarie e proposte concrete

- Ricombinare territori, forme di vita, produzione e consumo, spazio pubblico, difesa dell’ambiente, intelligenza creativa, esperienza sensoriale, lotta accanto ai migranti, contro la guerra, per il reddito di esistenza, valorizzazione delle diversità di genere e di desiderio, la produzione culturale non sottomessa. Costruire forme e strumenti di comunanza, che possano diventare stili di vita. Dall'aria all'acqua fino alla produzione informatizzata e alle reti.
- Sensibilità planetaria è atto di resistenza contro deprivazione sensoriale, distruzione dei sapori, ottundimento dei sensi, quindi del pensiero. L’insensatezza planetaria deriva dai rapporti di produzione, dalle modalità con le quali gli esseri umani producono e si relazionano tra di loro, con l’ambiente e il vivente. Il rifiuto di produrre e di consumare l’infelicità del mondo è un atto della sensibilità planetaria.
- Sì alla cittadinanza universale. Rifiuto di ogni localismo politico e identitario. Il locale che si contrappone al globale non è altro che il suo gemello stupido. Basta guardarsi sotto i piedi, l’uomo non ha radici e se fosse identico a ciò da cui origina avrebbe ben poco da gloriarsene. La Terra è la terra di tutti gli esseri umani.
- Autocertificazione, prezzo sorgente: idee efficaci in grado di trasformare i rapporti di produzione e di renderne visibili le contraddizioni. L’idea della massima tracciabilità di prodotti e prezzi, della qualità di prodotti e di relazioni sociali risponde a questi requisiti. Mercati e spazi autogestiti, aree di economia alternativa, parchi agricoli, beni comuni, relazionati tra di loro possono dare estensione partecipativa a queste proposte.
Fonte: “Terra e Libertà/Critical Wine”

Terre ribelli, terra e libertà
- Terre ribelli: Val di Susa, Stretto di Messina, Acerra, Scanzano, dove sono nate le lotte popolari più significative. Terre ribelli da diffondere in tutto il pianeta, sui problemi specifici di ogni territorio. Dall’India alla Cina, dalla Patagonia al Chiapas sono nati molti movimenti, a conferma di una sensibilità ecologica in crescita, che mette assieme t/Terra-ambiente-produzione-consumo-lavoro-salute-forme di vita. Per questo passiamo da Terra e libertà a Terre Ribelli. Per diffondere ancora di più i semi di speranze e ribellioni.
- Stanno distruggendo la t/Terra e i territori: Tav (treno alta velocità), autodromo di Vigasio-Trevenzuolo (scandalo ecologico dove con la Regione è coinvolta la banda dei “4 furbetti”: Gnutti, Ricucci, Consorte, Fiorani); cave della Lessinia e della pianura; il moltiplicarsi di infrastrutture stradali; antenne e ripetitori; ricerche farmaceutico-chimiche della Glaxo (con uso di vivisezione animale), colture ogm (laboratorio universitario e coltivazioni della bassa veronese): queste le “novità” degli ultimi anni che si aggiungono all’inquinamento del ciclo vitale (aria, acqua, cibo), all’effetto serra, all’agricoltura intensiva, all’industria alimentare (come Aia & C.), alle speculazioni edilizie, alla riproposizione dell’energia nucleare, agli allevamenti-lager di animali da alimentazione (causa della diffusione dell’aviaria) e da pelliccia.
- Diciamo no a questo delirio, che ci sta portando alla catastrofe, con proposte e speranze concrete e utopiche, quelle del movimento planetario che dal 1999 sta lottando contro ingiustizia sociale e devastazione della biosfera, cambiando radicalmente le forme della partecipazione politica di massa. Diciamo si a saperi ed energie alternative, alla valorizzazione integrata ed ecologica del territorio, alla redistribuzione delle ricchezze.
Fonte: “Terra e Libertà/Critical Wine”

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