Anche quest’anno torna a convincere il Verdicchio Da Solo di Terralibera, l’azienda che Gianmario Bongini ha fondato nel 2021, sulla cuspide di una collina di Serra de’ Conti. La versione 2023 mantiene la caratteristica citrina e le tonalità bianche riscontrate nel Da Solo 2022, ma acquista in complessità: alle dolci note di vaniglia e fiori di biancospino, si aggiungono ricordi di pesca e ananas e la freschezza di mentuccia e buccia di limone. Il sorso sapido e rinfrescante - citrino, appunto - tiene a bada l’apporto alcolico, che allunga il sorso verso note di mandorla cruda e fiori di campo. Da Solo ancora oggi rappresenta quella porzione di vigna più piccola - 1,38 ettari - che si trova sul lato di collina che guarda verso Nord-Ovest a circa 300 metri di altezza: ricca di vene d’acqua e confinante con un bosco di proprietà, è sempre fresca anche d’estate. Gli fa da contraltare il Verdicchio Superiore Terralibera (prima Insieme), che proviene invece dalla porzione di vigna più grande dell’azienda di 5,5 ettari: sostando su due colline che si incontrano, comprende tre distinti versanti (da Ovest e Sud), altezze molto diverse e altrettanti terreni. Insieme, queste due etichette, rappresentano le diverse anime di un vigneto di 7 ettari a corpo unico piantato nel 2002 e che Bongini ha certificato a biologico ufficialmente l’anno scorso, aggiungendo qualche pratica biodinamica di infusi di erbe e alghe.
(ns)
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