Sicilia sud orientale. Siamo in provincia di Catania lungo la valle del fiume Dirillo. Qui nasce Terre di Giurfo, un'azienda che ha puntato sugli autoctoni che qui vuol dire Nero D'Avola e Frappato. Vent'anni di storia che nel panorama enologico mondiale sono pochissimi, ma sufficienti a tirare le prime somme del proprio lavoro. E il lavoro di Achille Alessi, proprietario dell'azienda, è coerente e soprattutto costante nella resa. I suoi sono vini eleganti, mai urlati e che reggono il tempo e la freschezza. Nel tempo il Frappato Belsito ci ha convinto sempre più, facendosi largo tra etichette muscolose. Questi sono anni di beve meno impegnative, di colori non densi, di strutture dalle trame delicate: questo Frappato potrebbe dirsi "trendy", se non fosse che Alessi lo vuole così perché piace a lui, senza inseguire mode e richieste di mercato. L'annata 2016 si porta dietro una vendemmia abbastanza siccitosa in quella zona della Sicilia. Risultato? Meno prodotto e più concentrazione. Il colore più intenso non dispiace, anzi va di pari passo a un profilo aromatico ben definito di lampone e ciliegia; in bocca è succoso e coerente con la frutta rossa al naso; sa anche tanto di pepe, sia rosa che nero. Rimane vivo a lungo nel bicchiere, facendo bene il suo lavoro che è poi quello di accompagnare piatti semplici. Possiamo anche osare un po' con la temperatura perché il tannino rimane gentile.
(Francesca Ciancio)
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