Fuori dal coro rispetto alle due linee “parallele” aziendali a Do Valpolicella, Il Re Pazzo e Terre di Leone, Dedicatum Rosso Veronese Igt si ispira ai vini che in Valpolicella si facevano nel 900. A “comporlo” le 14 uve a bacca rossa trovate nel vigneto di nonno Leone, piccola grande eredità di un ettaro che ha dato origine nel 1996 alla storia vitivinicola di Federico Pellizzari e Chiara Turati. Per il 70% classiche varietà dei vini a Do Valpolicella - Corvina, Corvinone, Rondinella e Oseleta - e a completamento quelle diffuse al tempo, come l’abbandonata Dindarella, Marzemino, Incrocio Manzoni Rosso e Teroldego. Il vino, dedicato al nonno Leone - come suggerisce il nome - proviene da uve di vigneti diversi per forma di allevamento - a pergola e a guyot - ed esposizione. Un mix alla base della sua particolarità insieme al pizzico di pazzia che indusse nel 2006 gli affiatati coniugi Pellizzari a vinificare singolarmente ogni varietà, poi giunti a più miti consigli unificando la vinificazione delle cinque che conoscevano meglio. Dedicatum - da uve appassite, affinato in tonneau di rovere francese e in bottiglia per 18 mesi rispettivamente - esce solo nelle migliori annate in poche bottiglie numerate. Il naso della 2018 è verticale ed elegante con frutta rossa e note vegetali che lo snelliscono. Al sorso prevale la venatura acida della visciola, è sapido, di tannino elegante e lungo.
(Clementina Palese)
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