02-Planeta_manchette_175x100
Allegrini 2024

Terremoto enoico nella Valle del Rodano: l’agenzia anti-contraffazione di Francia conferma che tra 2013 e 2016 480.000 ettolitri di vino da tavola sono stati illegalmente venduti come Côtes du Rhône, inclusi 100 di falso Châteauneuf-du-Pape

500.000 ettolitri di vino da tavola venduto illegalmente come Côtes du Rhône, una delle denominazioni più famose di Francia, inclusi 100 di uno dei suoi nomi più iconici, Châteauneuf-du-Pape: a confermare la portata dello scandalo è stata la stessa agenzia anti-contraffazione francese, la Direction Générale de la Concurrence, de la Consommation et de la Répression des Fraudes, con la pubblicazione del rapporto relativo alle sue attività del 2017. Un documento che, come riportato da più organi di stampa del settore, tra i quali “Wine Spectator” (www.winespectator.com), delinea ulteriormente il ruolo ricoperto nella truffa dal merchant di vino sfuso Raphaël Michel dato che, pur non citando l’azienda, ha fornito sufficienti dettagli per una sua identificazione.
La portata della truffa di cui è imputato il merchant più grande di Francia, oltre che uno dei più longevi, è quindi ben maggiore di quanto non si pensasse in precedenza: tra il 2013 e il 2016 2,33 milioni di casse di vino da tavola sarebbero state vendute dall’azienda guidata da Guillaume Ryckwaert da come Côtes du Rhône, Côtes du Rhône-Villages e persino Châteauneuf-du-Pape, e in totale, la contraffazione avrebbe riguardato oltre 480.000 ettolitri di vino, ovvero il 15% circa della produzione totale dell’appellation nel periodo in questione.
Uno scandalo enoico che, di conseguenza, si è allargato ben oltre quanto non fosse lecito sospettare nel luglio dell’anno scorso, quando una verifica fiscale dell’azienda di Piolenc portò le autorità dell’Esagono alla scoperta di un primo stoccaggio di vino marcato come appartenente all’Aop Châteauneuf-du-Pape. Pochi giorni dopo, lo stesso ad fu incriminato per truffa, contraffazione e violazione delle leggi fiscali e di tutela del consumatore di Francia: una notizia che fece scalpore, dato che sotto la guida di Ryckwaert l’azienda aveva visto crescere il fatturato annuale dai 7 milioni di euro del 2002 agli oltre 80 del 2017, oltre che creato, nel 2015, la piattaforma di stoccaggio per gli sfusi Oenotria Cluster in Italia.

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Altri articoli