Non poteva mancare nell’articolato portafoglio etichette aziendale di questa realtà produttiva di stampo industriale il Primitivo, declinato nella su versione in rosa. Il Duca delle Corone 2022 si presenta di un bel colore rosa tenue con qualche riflesso aranciato. I suoi profumi sono immediatamente piacevoli e rimandano ai fiori e al melograno con tocchi lievi di cipria. In bocca, il sorso è tendenzialmente sapido e fresco, di buon volume e di sviluppo continuo, terminando in un finale ancora fruttato e dalla fragranza acida in primo piano. Dal 1968 la famiglia Tinazzi calca il palcoscenico enoico del Veneto sul fronte dell’imbottigliato e dal 1984 ha cominciato ad esportare le proprie etichette fuori dai confini nazionali, acquisendo, nel 1986, la Tenuta Valleselle a Bardolino. Nel 2002, invece, allarga il suo campo d’azione alla Puglia acquistando Feudo Croce. Nel Nuovo Millennio vengono effettuate anche altre operazioni: l’acquisizione di Cantine San Giorgio a San Giorgio a Faggiano nell’alto Salento (2011), quella di Poderi Campopian a Sant’Ambrogio in Valpolicella (2014) e di Cascina Montelupo (2017), per un totale di oltre 70 ettari a vigneto. Ricca, evidentemente, l’offerta dei prodotti dell’azienda con sede a Lazise, dallo stile moderno e “market oriented”, incentrato al suo apice su Amarone, Lugana e Primitivo di Manduria, in una specie di solido “trait d’union” tra Veneto e Puglia.
(fp)
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