Nel 1956, a diciannove anni, Pier Luigi Tolaini emigrò in Canada per sfuggire alla povertà del dopoguerra, promettendosi di tornare in Toscana non appena fosse stato meglio. E così fece. Il vino era sempre stato nei suoi desideri e a Castelnuovo Berardenga compra - dopo due anni di ricerca - la tenuta della famiglia Lucchini, dove inizia un lungo lavoro di zonazione e di scelta dei vitigni migliore per ogni vigneto. L'impulso iniziale è quello di fare vini a taglio bordolese: vengono quindi piantati Merlot, Cabernet Franc e Sauvignon, ma anche Sangiovese, per dare territorialità all'azienda. Quattro le etichette prodotte, ma con l'arrivo della figlia Lia - oltre alla conversione biologica - nasce la volontà di produrre il vino che rappresenti la storia di Castelnuovo Berardenga: nel 2008 producono il primo Chianti Classico Riserva (che diventerà poi la Gran Selezione Montebello Sette) e nel 2015 il Chianti Classico annata, entrambi Sangiovese in purezza: il primo dalla migliore vigna di proprietà, il secondo espressione di tutti gli appezzamenti, anno per anno. Dal 2018, la Vigna Montebello Sette estrae una croccantezza fruttata netta ma anche un apporto speziato significativo, insieme a qualche nota balsamica e iodata. Questa pienezza di aromi si ritrova in bocca, dove il sorso attacca dolce e morbido, poi decisamente sapido con appunti amaricanti, tutto mosso da una certa freschezza di agrume rosso.
(ns)
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