Dopo aver acquisito terreni ad elevata vocazione viticola nella Valpolicella classica (oggi 95 ettari) e in altre zone a denominazione limitrofe (come, in Lugana), la famiglia Tommasi, con l’ingresso della quarta generazione, dal 1997, si è “allargata” in modo significativo ad altri territori formando l’attuale mosaico aziendale, composto da cinque tenute: due in Toscana (Casisano a Montalcino e Poggio al Tufo in Maremma), una in Puglia (Masseria Surani), una in Oltrepò Pavese (Tenuta Caseo) e una in Basilicata (Paternoster, l’ultima acquisizione in ordine di tempo, 2016). Una realtà che si è fatta vero e proprio gruppo enologico, contando su 599 ettari vitati e che oggi produce oltre 3 milioni di bottiglie, ponendosi tra le realtà enologiche del Bel Paese più dinamiche e in crescita. La Tenuta Le Fornaci sul Lago di Garda abbraccia tre vigneti principali, dislocati in differenti aree del Lugana Doc per un totale di 45 ettari, interamente impiantati con la varietà locale Turbiana: due parcelle situate nell’entroterra e una più grande verso il Lago di Garda, tutte nel comune di Desenzano. È qui che nasce il Lugana Le Fornaci che nella versione Riserva 2019, maturata in acciaia e in parte in tonneau, offre note aromatiche di pesca, frutta tropicale, fiori bianchi e spezie. In bocca, freschezza e struttura sono ben bilanciate, per un sorso sapido e morbido, dal finale che sa di mandorla.
(fp)
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