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Torraccia del Piantavigna, Docg Gattinara 2017

Vendemmia: 2017
Uvaggio: Nebbiolo
Bottiglie prodotte: 12.000
Prezzo allo scaffale: € 27,00
Proprietà: Alessandro Francoli, Giacomo Ponti
Enologo: Leonardo Valenti
Territorio: Gattinara

Quando Pierino Piantavigna mise a dimora un piccolo vigneto intorno a Ghemme, a metà Novecento, sapeva il fatto suo. Da quelle colline nell’Alto Piemonte, all’ombra del Monte Rosa, vengono i vini di territorio, robusti eppure raffinati, della cantina Torraccia del Piantavigna.
Alessandro Francoli, nipote di Pierino, ha portato avanti nel segno della tradizione il filo del discorso iniziato settant’anni fa e oggi l’azienda è gestita da una joint venture con la famiglia Ponti, che da Ghemme ha conquistato il mercato di aceti e verdure conservate. Torraccia del Piantavigna dispone di 40 ettari coltivati a vitigni autoctoni. E il terroir è elemento determinante nel caratterizzare il Gattinara Docg. Da quei suoli vulcanici sui versanti ripidi, non troppo esposti alle correnti alpine, viene un Nebbiolo dalla mineralità marcata e dotato di un’acidità che inelegantisce il vino. Dai vigneti del Piantavigna viene dunque un’uva dall’eleganza dura, quasi rustica, che però in cantina viene domata senza far violenza alla personalità forte. Il Gattinara 2017 si rivela austero nel calice, ancora istoriato di lievi sentori da affinamento (36 mesi in botte). Al naso i sentori di frutti rossi carnosi giocano di raffinatezza con innesti di elicriso e tabacco dolce, mentre al palato le spezie fanno da contorno ad una mineralità intensa. Al sorso la potenza è frenata dal tannino che, ancora ruvido, promette bene.

(Giambattista Marchetto)

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