Presentato al Vinitaly, Ronco delle Magnolie è uno dei due blend appena lanciati da Torre Rosazza (l’altro è Ronco della Torre, un rosso 2019 che abbina al Merlot una quota dell’autoctono Pignolo) che vanno oltre i mono varietali ai quali si aggiungono le uve internazionali. L’uscita quest’anno della prima annata, il 2020, è il punto d’arrivo di un percorso iniziato nel 2016. Il nome ricorda le magnolie secolari presenti nella tenuta ed evoca le sensazioni sprigionate dal bouquet di fiori bianchi di questo blend, la cui composizione riprende il disciplinare della Doc Rosazzo: a una percentuale di almeno 50% di Friulano si aggiunge un altro vitigno tipico, la Ribolla Gialla, in assemblaggio a Pinot Bianco e Sauvignon. La crio-macerazione delle uve permette di esaltare gli aromi varietali di partenza: il corpo e la grassezza del Pinot Bianco è in equilibrio con la freschezza dell’agrumata Ribolla, le note di incenso e mandorla amara del Friulano si intrecciano a quelle fruttate e floreali del Sauvignon. Le vigne di Torre Rosazza crescono sulla “ponca,” una formazione sedimentaria costituita integralmente da marna argillosa alternata a strati di arenaria che dà ai vini colore, buona struttura e sapidità. Dopo la spremitura soffice, le quattro varietà sono vinificate separatamente in acciaio; l'assemblaggio precede l'affinamento di tre mesi sulle fecce nobili. Seguono almeno tre mesi di bottiglia.
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