Profondamente Oltrepò. Torrevilla rivendica da oltre un secolo - l'azienda è nata nel 1907 - il legame viscerale con l'Oltrepò Pavese, quello più autentico, quello della brina invernale sui filari e quello dell'intensa arsura estiva. Ma anche quello che ha deciso di percorrere una strada diversa da quella del Consorzio di Tutela perché i piani non collimavano. Parliamo di 200 soci per circa 600 ettari, una società di viticoltori che si sta ampiamente ispirando ai metodi delle cooperative altoatesine con grande attenzione al lavoro in vigna dei singoli conferitori tramite l'applicazione di protocolli: sono state individuate, infatti, oltre mille particelle di vigneto per lavorare sulla zonazione. Il vitigno sul quale si vuole spingere è ovviamente il Pinot Nero, che ha fatto dell'Oltrepò la terza regione viticola mondiale per presenza di quest'uva. E in Torrevilla si è tornati a lavorare al meglio sul Pinot Nero fermo e rosso, anche se la bollicina gioca un ruolo importante. Proprio come questo Riserva 110 Nature che dopo la presa di spuma affina sui lieviti della rifermentazione per almeno 36 mesi. Naso e bocca da Pinot, ovvero elegante ma determinato, così come il colore che è di un giallo carico. Ha note appena resinose che richiamano l'acacia e poi la pasticceria. La bocca è più fresca con ricordi di cedro e anche di gesso. Le note morbide del naso lasciano così spazio a quelle agrumate.
(Francesca Ciancio)
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