Un piccolo miracolo, una rarità vera e riuscita targata Lazio, dove ha indiscutibilmente le radici, ma con la punta del naso sporta in Umbria, nella zona di Orvieto, con cui la casa produttrice, Trappolini, confina e con cui mixa saperi, conoscenze, tipicità di scelte e d’uve. Nel plafond della casa ecco, allora, ben presenti le varietà rosse “storiche” per questa eno-zona trans regionale: Sangiovese e Canaiolo in primis, che dominano il versante dei vini “asciutti”. Mentre la venerazione e la cura, mai diminuite, per l’Aleatico danno poi vita questo vino che un tempo si sarebbe definito ”da meditazione”, ma che è assai meglio, e ben più realistico e centrato, definire da piacere puro, e da matrimonio possibile non solo con le torte di frutta, i classici formaggi piccanti o il sempre delizioso azzardo del pairing col cioccolato: ma francamente sperimentabile e godibile anche sulla lunga lista di piatti storici con presenza di interiora e fegato variamente intrecciati a spezie e note a tendenza dolce radicati nella gastronomia più tipica di Lazio in primis e Umbria prossimale poi. Denso, ricco, sontuoso, ma insieme scorrevole e bevibile, note golose di conserve di frutti rossi e neri al gusto, l’Idea sciorina un bouquet satrapicamente intessuto anche di viola e rosa distillata, dalla seduttività non comune e dalla non comune capacità di “parlare” anche a consumatori meno esperti.
(Antonio Paolini)
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