02-Planeta_manchette_175x100
Allegrini 2024

TRENTO FESTEGGIA LO SPUMANTE ITALIANO, SIMBOLO DEI BRINDISI DI NATALE E CAPODANNO, CON NUMEROSI EVENTI ED UNA MOSTRA DI MANIFESTI D’AUTORE

Italia
Trento in festa per le bollicine

Ha più di cento anni, ma non li dimostra. Anzi, lo spumante italiano sta conoscendo una stagione di grande vitalità, sempre più apprezzato in patria e all’estero. Soprattutto in questo momento dell’anno: in Italia, lo spumante è il simbolo per eccellenza della festa, sinonimo di brindisi a Natale e Capodanno. E proprio allo spumante “Metodo Classico” va la preferenza degli appassionati.
Trento, sua città natale - fu un trentino, Giulio Ferrari, che dopo aver visto da vicino la produzione francese dello Champagne, portò nelle colline intorno a casa sua le prime piante di Chardonnay e in una cantina sotto piazza Duomo produsse le prime bottiglie - lo festeggia in grande stile con la rassegna “Bollicine su Trento” (il programma su www.trentino.to), che continua fino al 19 dicembre. Tutti i migliori produttori saranno a disposizione con i loro spumanti per consentire al pubblico di fare degustazioni, partecipare a incontri, conoscere la produzione “Trento Doc”. In programma, tra i molti eventi, spicca la mostra “Manifesti dello spumante italiano” (a Palazzo Roccabruna), che propone una raccolta di affiches pubblicitarie dedicate allo spumante: il Museo Civico di Treviso, depositario della prestigiosa Raccolta Selce - una delle più importanti collezioni al mondo - con la Soprintendenza per i Beni Artistici e Storici del Veneto hanno selezionato oltre 50 manifesti che ripercorrono la storia delle grandi case produttrici, da Cinzano a Gancia, dall’Asti a Riccadonna, da Martini a Bosca, da Ferrari a Contratto, da Cora a Ferrero, fino agli ormai dimenticati Mitigliano, Mirafiore, Calissano e Svic. Una mostra di pregio sia per la qualità dei pezzi, opera dei migliori cartellonisti - Mauzan, Codognato, Carboni, Cappiello, Dudovich, Edel, Testa - che per la documentazione storica e di costume.

Spumante Metodo Classico:
consigli per un brindisi perfetto

Lo spumante “Metodo Classico”, che per sottolineare il legame con la terra in cui viene prodotto si chiama “Trento Doc”, nasce da una zona particolarmente vocata: la conformazione geografica e il clima, con forti escursioni termiche, permettono all’uva di poter acquistare qui le migliori caratteristiche organolettiche per la base spumante. A ciò si aggiunge l’impegno delle aziende per migliorare costantemente la qualità di questo prodotto. Il “Trento Doc”, colore cristallino dai riflessi dorati, è caratterizzato da un perlage fitto e persistente e da una spuma cremosa: secco e pieno nell’impatto, sprigiona fragranze fruttate.
Vino completo, oltre che per brindare, può benissimo accompagnare un intero menù dell’antipasto fino al dessert (solo nella versione demi-sec in questo caso), abbinandosi a tante pietanze della nostra tradizione gastronomica. Va servito fresco, mai ghiacciato, in calici ampi, ad una temperatura fra gli 8 e i 12 gradi, dopo averlo fatto raffreddare nel secchiello con il ghiaccio. Per i patiti del design, l’ultima novità è il contenitore in acciaio “vestito” in pelle rossa, appartenente alla collezione Celsius prodotta da Alexander (www.alexanderitalia.com).

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Altri articoli