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TROPPE RICHIESTE … LA REDAZIONE DI WINENEWS NON RISPONDE PIU’ AGLI ENONAUTI CHE RICHIEDONO VALUTAZIONI DELLE BOTTIGLIE

“Buongiorno, mi appresto a sottoporvi un quesito a cui ormai sarete abituati (e probabilmente anche stufi ...) e quindi mi accontenterò anche di qualche indicazione su come trovare da me i dati su Internet. Ho ereditato alcune bottiglie di vino conservate in cantina: ……….. Hanno un valore? Se sì indicativamente quale e quali potrebbero essere i circuiti per venderle? Grazie mille”. Le e-mail di questo tipo che giungono ogni giorno ad info@winenews.it sono almeno 20. Non nascondiamo che fino a giugno 2003 abbiamo sempre dato consigli ed informazioni, ma da quella data ormai la redazione di www.winenews.it non può più rispondere per problemi di tempo. Siamo spiacenti con tutti i nostri enonauti, ai quali, nel tentativo di aiutarli, consigliamo:

1) chi vuol vendere le proprie bottiglie si deve rivolgere alle case d’aste, ma solo in caso di etichette di grande valore (e più avanti indichiamo quali sono le caratteristiche); oppure rivolgersi ad un enoteca che ha un buon mercato di bottiglie prestigiose; oppure si può provare con qualche collezionista, mandando l’elenco delle bottiglie a quelle riviste in cui è possibile pubblicare annunci “compro/vendo”;

2) ricordiamo che in primo luogo il vino è piacere e passione;

3) è però anche vero che le etichette più pregiate possono trasformarsi in un’importante occasione di investimento (le percentuali di rivalutazione - dal valore nell'anno d'uscita in commercio in enoteca al valore attuale sempre in enoteca - vanno anche sul 500%, con punte anche del 1.000%) per un periodo di 5/6 anni. Queste le regole per l’investimento in vino: altissima qualità, capacità di durare nel tempo, notorietà e richiesta di mercato, rarità, formati particolari, annate da ricordare.

Per fare un buon investimento in vino si deve stare attenti: le percentuali “da ottimo investimento” sono raggiunte soltanto da pochissime etichette, di pochissime marche. Stando all’Italia, le punte sono i grandi rossi, che fanno tendenza/mercato e che siano chiaramente longevi; le aree da scegliere sono quelle classiche o storiche o di comprovata crescita negli ultimi anni; nella scelta delle etichette, si devono premiare i top, che negli anni abbiano avuto una stima ottima e costante attenzione da parte della critica enologica; l’etichetta e la griffe deve trovare interesse nelle aste in Italia e all’estero (Christie’s, Sotheby’s, Pandolfini). Da non dimenticare la rarità delle bottiglie (compreso il formato) e il valore dell’annata.

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