Con 60 vendemmie alle spalle, l’azienda con sede a Castel San Pietro Terme, fondata nel 1964, dedica al suo “deus ex machina” l’etichetta di un vino speciale. L’Umberto, infatti, è ottenuto da un vitigno - concepito dopo uno studio svolto insieme alla facoltà di Agraria dell’Università di Bologna - che riunisce in una varietà nuova, il Merlese, le caratteristiche del Sangiovese e quelle del Merlot, frutto del loro incrocio. Il Merlese è vinificato e affinato in vasche di vetrocemento e cocciopesto e, nella versione 2021, profuma di amarena, fieno e peperone, con tocchi leggermente speziati. In bocca il sorso è succoso, profondo e maturo, dallo sviluppo continuo e dal finale ancora su toni riccamente fruttati. L’impresa vitivinicola Umberto Cesari rappresenta per l’Emilia Romagna enoica, un punto di riferimento per numeri, storia e qualità e le sue vicende hanno scritto un percorso fitto di successi commerciali. Oggi la cantina, condotta da Gianmaria Cesari, figlio del fondatore, detiene 250 ettari a vigneto (comprensivi anche di quelli in affitto), che si trovano sulle colline che confinano con la Toscana e sovrastano la via Emilia. Da tali superfici si ricava una produzione di 3.000.000 bottiglie, che arriva da vari poderi: La Casetta, Parolino, Cà Grande, Laurento, Liano, Miravalle, Tauleto, acquisiti nel tempo dalla famiglia, che da sempre ha creduto nelle potenzialità di questo areale.
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