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UN ANNO DA RICORDARE PER IL BRUNELLO SUL MERCATO USA: NEL 2005 CRESCE L'EXPORT DELLE BOTTIGLIE DI MONTALCINO, MA IN USA VA BENE ANCHE IL RESTO DEL VINO ITALIANO, CHE COPRE ORMAI IL 30% DEI CONSUMI A STELLE & STRISCE, CON + 10% NEGLI ULTIMI MESI

Italia
Franco e Jacopo Biondi Santi nel rito della ricolmatura delle vecchie Riserve

Negli Usa un anno da incorniciare per il Brunello di Montalcino: il 2005 segna un’importante crescita sul mercato statunitense, da sempre considerato il punto di riferimento per l’export enologico italiano. A dirlo è Jacopo Biondi Santi, la famiglia che alla fine dell’Ottocento ha inventato il Brunello di Montalcino, nella Tenuta Il Greppo, e presidente dell’Italian Wine & Food Institute, di ritorno proprio da una missione negli Usa.

“L’Italia del vino - spiega Jacopo Biondi Santi - sta andando molto bene oltreoceano, in particolare il Brunello di Montalcino. Nel 2005 il vino italiano è complessivamente arrivato a coprire il 30% del mercato americano, un dato mai raggiunto fino ad oggi, con un aumento delle vendite del 10% registrato nel 2005. Sul mercato americano poi dal 2000 abbiamo superato i francesi, sia per quantità che per valore”.

Secondo Biondi Santi, “il Brunello di Montalcino, nel 2005, ha registrato un buon andamento in America e ha segnato una crescita sia in volume che in valore”. Un segno del continuo apprezzamento del famoso vino toscano da parte dei consumatori a stelle & strisce che da anni assorbono stabilmente il 25% della produzione di Brunello.

E proprio riguardo al vino emblema di Montalcino, Jacopo Biondi Santi non ha dubbi ed è intenzionato a scommettere sul grande “rosso”, nonostante la recente decisione di lasciare la carica di amministratore delegato della Biondi Santi Spa (ovvero la divisione commerciale di famiglia, ndr). “Nonostante io abbia lasciato la mia carica, non vuol dire che io intenda rinunciare al Brunello di Montalcino. Anzi - commenta il produttore - sono deciso a rafforzare ulteriormente la mia presenza e il mio interesse per questo vino straordinario”.

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