Il Chianti Classico 2018 è caratterizzato aromaticamente da una bella purezza e fragranza di frutto, su base dai rimandi di alloro e pietra focaia. Analoga ricchezza di sfumature in bocca, dove il sorso è saporito, succoso e agile, dal finale profondo che richiama leggeri toni speziati e lampi di fiori di campo. Ormai da anni, Roberto Bianchi firma con grande continuità vini puri, autentici e capaci di tradurre con fedeltà totale il carattere della sottozona di Radda in Chianti. Le dimensioni coltivate a vigneto, appena 6 ettari, per 60.000 bottiglie, l’adozione del biologico e un’enologia essenziale, che segue un solco classicheggiante, favoriscono la migliore espressione del Sangiovese di questa terra, che si concede attraverso i suoi tratti più raffinati, con grande trasparenza aromatica, silhouette longilinea e sicura, quanto delicata articolazione tannica. Tanto che, qualche volta, l’accostamento alla Borgogna, di solito sempre un po’ esagerato, non pare così forzato. Una cantina che si colloca nel più classico percorso, quello dell’alto artigianato enoico, che rende la denominazione del Chianti Classico una delle zone di produzione più affascinanti dell’Italia in bottiglia, capace, come in questo caso, di concedere vini in grado di mantenere sempre viva la concorrenza con i prodotti d’oltralpe, ancora, per molti versi, distanti dalla maggior parte delle etichette nazionali.
(fp)
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