Val di Suga, insieme a Trerose (Montepulciano) e San Leonino (Chianti Classico), costituisce la quota toscana delle aziende che appartengono all’articolato mosaico enoico di Angelini Wines & Estates, a cui si affiancano la storica azienda Bertani in Valpolicella, Puiatti nell'Isonzo e Fazi Battaglia nelle Marche. L’azienda di Montalcino conta su 52 ettari a vigneto per una produzione complessiva di 270.000 bottiglie ed è probabilmente la cantina toscana dove si è svolto il lavoro più articolato sul vigneto. Una mappatura rigorosa dei suoi appezzamenti, infatti, ha portato Val di Suga a stabilire un vero e proprio “sistema”, formato nel suo apice da tre Cru principali situati in diversi areali della denominazione: Vigna del Lago (settore nord-est), Vigna Spuntali (settore sud-ovest) e Poggio al Granchio (settore sud-est, in zona Abbazia di San’Antimo). Da quest’ultimo appezzamento - il cui vigneto si trova ad un’altezza tra i 400 e i 450 metri sul livello del mare ed è caratterizzato da suoli ricchi di galestro - è ottenuto il vino oggetto del nostro assaggio. La versione 2016, che matura in tonneau e legno grande per 24 mesi, porta nel bicchiere profumi di frutta fresca, dalla ciliegia al mandarino, dal lampone al cedro, con note mentolate a contorno; il sorso è dolce e fresco allo stesso tempo, dove succosità e tannino giocano armoniosamente lasciando la bocca piacevolmente agrumata e leggermente sapida.
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